La cultura alla svolta non solo digitale ma anche del metaverso. Una scommessa che un Paese che attrae per la sua storia e la sua arte non può perdere. Non a caso al Real Collegio di Lucca si ritroveranno (l’iniziativa si intitola Lubec, cioè Lucca Beni Culturali, tra i promotori la Regione Toscana e il ministero della Cultura) esperti ed operatori del settore domani e dopodomani.

Spiega Gaetano Scognamiglio, che coordinerà la due-giorni: «Fruizioni e valorizzazione dei beni culturali si evolvono velocemente e così anche tutto il mondo che ruota intorno alla cultura. La scorsa settimana, per fare un esempio, la settima edizione di Wop Art a Lugano ha accolto accanto alle opere su carta opere su Nft, aprendo un dibattito su rapporto fra carta e digitale in un futuro assai vicino. I musei ormai sono aperti al digitale e la fruizione delle opere avviene attraverso percorsi esperienziali con tecnologie immersive. Ai riferimenti tradizionali dei grandi attrattori culturali lentamente si stanno affiancando opere e beni culturali che vengono riscoperti anche grazie alla valorizzazione dei borghi che diventano neo-luoghi dove addirittura andare a vivere e poter lavorare a distanza».

Tra i temi più accattivanti: I musei del futuro, riflessione su come le istituzioni museali adatteranno la propria offerta al linguaggio digitale e al metaverso. «Il metaverso apre a una pluralità di esperienze da vivere a livello emotivo, fisico, intellettuale e sensoriale», spiega Francesca Velani, che ha coordinato il programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021. «In termini di edutainment, le soluzioni per i musei sono pressoché illimitate». Aggiunge: «La cultura è oggi riconosciuta dai policy maker come driver per lo sviluppo sostenibile e fattore determinate per affrontare le pressioni e i bisogni economici, sociali ed ecologici del nostro tempo, stimolo da un lato all’innovazione e alla competitività, e dall’altro alla partecipazione e alla coesione sociale».

Tra i relatori, Eike Schmidt, direttore degli Uffizi. il museo fiorentino è stato il primo al mondo a sperimentare la cryptoarte, mettendo in vendita una copia digitale Nft del Tondo Doni di Michelangelo e autorizzando Franco Losi, cofondatore di Cinello, azienda che ha brevettato una nuova tecnologia per creare copie digitali di opere d’arte, a digitalizzare 40 capolavori degli Uffizi. Mentre Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, avanza la proposta di Museo Egizio Impossibile. Infine Serena Tabacchi, direttrice del Mocda, Museo d’Arte Contemporanea Digitale completamente virtuale.

di Carlo Valentini

Fonte: https://www.italiaoggi.it/news/digitale-e-metaverso-in-cultura-arte-e-musei-come-lo-spiegano-a-lucca-gli-operatori-del-settore-2579238